- Traduzione dell'intervista a Suda 51 -
Grazie ad Oya per la traduzione ed il tempo impiegato ;)
TREVIS TOUCHDOWN
sebbene potreste averne sentito parlare nelle news c’è una vera piccola possibilità che abbiate in realtà giocato a killer7.
la sua ossessione omicida e la sua personalità tagliente lo rendono uno dei più strani giochi su ps2, e questo dice tutto.
dimenticatevene: il creatore del gioco, goichi suda –altrimenti noto come SUDA51- è tornato con qualcosa che sembrerebbe “prendere a calci molti deretani”
E questa volta potrà essere giocato anche su wii.
Il Protagonista del gioco, Trevis Touchdown, vive in uno squallido motel situato a Santa Destroy, dalle parti di Los Angeles.
Visto che si annoiava, decise di comprare una katana laser da ebay, ed eccolo risucchiato in un mondo pieno di assassini folli assetati di sangue.
Subito, uccide l’undicesimo miglior assassino al mondo, tale Helter Skelter, da qui, non aspetteremo molto prima di vedere come la cosa degenera.
Adesso tocca a Travis, uccidere a suo modo per salire in classifica e diventare il miglior assassino.
Non possiamo sapere abbastanza di questa storia, e purtroppo non abbiamo potuto nemmeno giocarci, ma speriamo di mettere le mani su quella katana il prima possibile.
Visto che non possiamo dirvi il nostro parere, che ne pensate della prossima cosa: un intervista con SUDA51?
semplicemente scopriremo cosa ha da dirci l’uomo che è dietro tutto questo.
GamesRadar: da quando è stato mostrato il primo trailer di No More Heroes, non c’è molto di tangibile a suo riguardo.
una spiegazione di ciò che possiamo aspettarci dal gioco sarebbe molto gradita.
SUDA51:Penso che sarà simile a Killer7 dove c’è stata una grande storia con presentazioni cinematografiche. Sarà qualcosa di molto naturale.
Molto banalmente il protagonista deve uccidere 10 persone per salire in cima (alla classifica dei killer Ndt) e c’è questo tipo di progresso nel gioco, dove tutto ciò che bisogna fare è all’incirca salire in cima alla classifica.
storia inclusa, tutto ruoterà intorno alla violenza. Ma non sarà solo violenza, violenza, violenza, come credo che vi aspettiate…
MATURO E VIOLENTO
GR: No More Heroes sta arrivando su wii, e noi ci chiedevamo: come mai ha scelto questa piattaforma?
S5:Sono amico di Mr. Wada (l’editore), e stavamo parlando del nostro prossimo progetto, creare un gioco per Wii.
Sapevamo -come anche voi- che le piattaforme nintendo hanno sempre avuto un sacco di giochi per un pubblico molto giovane, ma credevamo che Wii avrebbe portato dalla parte di nintendo molti più adulti, perché (Nintendo ndt) sta cambiando strada, e vuole far giocare tutti.
GR:Avete preso la decisione in base al controllo innovativo o all’ audience?
S5:All’inizio non conoscevo realmente il controller. Ma dal principio avevo l’idea di un gameplay basato su combattimenti all’arma bianca, il che si sposa perfettamente con il controller nintendo.
inoltre il nostro editore giapponese (Mr. Sakurai) adorava questo tipo di giochi violenti, e il concept di No More Heroes gli andava a genio.
GR:anche se il tuo primo gioco, killer7, non è stato molto promosso in america, è divenuto parecchio famoso per quanto riguarda il suo contenuto.
Siamo curiosi di conoscere la tua reazione al responso americano.
S5:io, prima di killer7, avevo sentito solo commenti provenienti dal giappone, perché i miei giochi erano stati lanciati solo lì.
Quindi, superato il pessimo lancio, ero esaltato perché avrei potuto sentire pareri sui miei giochi al di fuori del giappone.
GR:non è più un dubbio per i registi; la violenza è parte integrante della narrazione.
Ma nei giochi si è creato un dibattito al riguardo, e vorremmo sapere cosa ne pensi.
S5:in confronto ai fumetti o ai film, i videogiochi sono speciali perché sono interattivi, e il giocatore vive davvero ciò che è narrato.
Quindi vivendo la violenza se ne è afflitti in qualche modo, più che in un film o un fumetto.
Probabilmente la violenza nei videogiochi verrà accettata in futuro, ma per adesso è un facile bersaglio perché sperimenti personalmente le emozioni del gioco.
PROFITTO E RISPETTO
GR:Sicuramente da un gioco come questo noi ci aspettiamo più che da un film indie
(indie = contrazione del termine inglese independent, fa riferimento a tutto ciò che in campo artistico è al di fuori dell'orbita delle grandi industrie del settore). Halo è una produzione più hollywoodiana, ma con un gioco di questo tipo è difficile ottenere un profitto.
Riuscirai a ottenere Audience per un gioco indie?
S5:Io voglio Profitto e io voglio rispetto.
Sto cercando di rendere No More Heroes più commerciale di prima. Sto facendo questo gioco con molto più impegno di prima, un gioco che venderà moltissimo in america e in europa.
GR:Questo è per via del gameplay? Killer7 aveva una storia molto interessante, ma un tipo di gameplay molto bizzarro. Il gioco piaceva ai più per via della sua storia e della sua atmosfera.
E’ questo un elemento che renderà No More Heroes più popolare del suo predecessore?
S5:Con killer7, il mio principale obiettivo era quello di creare un prodotto innovativo in tutto e per tutto.
Quindi penso che fosse una nuova esperienza troppo poco familiare per gli utenti americani.
E questa fu una lezione molto importante per me su ciò che gli americani e gli europei desiderano generalmente in termini di gameplay.
Con No More Heroes quindi cambierò strada. Lascerò una storia attraente e cinematografica, che è ciò che più è stato apprezzato, ma creerò un tipo di gameplay più classico, così che No More Heroes sia più immediato.
GR:Una cosa che amiamo chiedere agli sviluppatori giapponesi è: “avete mai giocato a un gioco a produzione occidentale? cosa vi è piaciuto e cosa avete imparato?”
S5:Lo scorso mese ho aiutato a organizzare un evento in giappone atto a far conoscere ai giapponesi i giochi di tipo occidentale.
Diciamo che questo è un mio hobby.
GR:Un esempio di un gioco del genere che ti piacerebbe che i giapponesi vedessero?
S5:The Warriors di rockstar. Forse è troppo violento per i giapponesi, ma desidero ancora che essi lo vedano.
Vorrei inoltre che gli sviluppatori giapponesi fossero inoltre influenzati da una mentalità alla “GTA”, un gioco che da libero sfogo alla violenza.
KOJIMA E MIKAMI
GR: E’ difficile fondere vari stili di gioco? I giochi giapponesi sembrano sempre cercare di essere tesi e concentrati mentre quelli occidentali sembrano giochi da…”perdenti”.
Come fai a riconciliare questi due stili mentre crei un gioco?
S5: Dead Rising è un ottimo esempio di come i giochi andrebbero fatti.
da un lato c’è la parte tesa tipica giapponese, mentre dall’altro lato fa capolino la parte liberatoria, classicamente occidentale.
Comunque creare un gioco perfettamente bilanciato fra due mentalità è praticamente impossibile.
Certo ci sono delle eccezioni, ed alcune delle poche persone in giappone che riescono a farlo sono
Mr. Kojima (il creatore di Metal Gear Solid) e Mr. Mikami (il creatore di Resident Evil)
GR: Per via del gameplay? quali sono gli elementi che rendono tali i loro giochi?
S5:direi di si, inoltre un altro motivo è l’intuitività del gameplay stesso, e nonostante i due da me citati siano soliti osare spesso, sono sempre sicuri di vendere molto, e il mercato gli è sempre stato favorevole.
GR:ovviamente giochi come MGS4 o RE4 hanno dei budget astronomici, e non tutti i giochi possono permettersi una tale quantità di denaro.
com’è quindi possibile, con un’esigua somma di finanziamenti, creare un gioco con i controfiocchi?
S5:Con un piccolo budget ci si ritrova a dover tagliare via idee geniali.
con un budget altissimo ci si ritrova con un gioco sempre al di sotto delle proprie aspettative, il che mi ha dato letteralmente alla testa.
Quindi non sempre avere un budget enorme equivale a una benedizione…
inoltre, se c’è un alto budget, i soldi provengono da un sacco di persone diverse, il che vuol dire che su di te ricadono migliaia di responsabilità, mentre se usi i tuoi soldi, hai la possibilità di fare in effetti tutto quello che vuoi.
SONY E NINTENDO
GR:Una cosa di cui Ken Kuturagi ha sempre parlato è che i giochi che vendono di più, sono spesso quelli che si portano dietro un nome famoso, infatti i giocatori quasi sempre preferiscono giocare a ciò che conoscono, e infatti i titoli di maggior successo sono i seguiti dei giochi più famosi.
Eppure sembra che Wii, a differenza di PS3, voglia introdurre nuovi giochi, e non sarà facile portare al successo un gioco come No More Heroes, che non si porta dietro proprio nessun nome, ed un ulteriore sfida è rappresentata dal fatto che questo è un gioco originale, con una storia originale.
Come fai a combattere contro questo tipo di giocatori, che comprano un gioco per il suo nome?
S5:Questo è il motivo per il quale ho scelto wii. Credo che il successo per il mio titolo sarà sul wii.
Non è per il prezzo più competitivo, ma è per l’idea di giocare liberamente.
E se si gioca liberamente, la gente sarà più propensa a comprare titoli basati su nuove idee, non seguiti, ma giochi originali.
E inoltre per sviluppare un gioco per wii è necessario un budget molto minore di quello che serve per realizzare un gioco su ps3.
GR:Noi crediamo inoltre che il maggior problema con Playstation, sia che chiunque abbia la console la usi solo per giocarci i titoli maggiori, alla “Final Fantasy”.
Quindi non hai scelto wii solo per un nuovo gamplay, ma anche perché ha un parco titoli non troppo rigido?
S5:si, non credo di avere molti grandi nemici nel mercato del wii.
Credo che il wii, avendo un gioco in bundle (wii sports) sia una console molto adatta al gioco in multy, il che vuol dire che si prospetta noioso giocare in singolo.
ecco perché il mercato wii ha bisogno di nuove idee.
GR:credi quindi che prima o poi a muovere un pad senza che il gioco sia divertente ci si stanchi?
S5:beh….a essere onesto credo di si.
Infatti voglio far capire alle persone che dovranno muovere il controller solo nelle parti di azione,
mentre nelle parti dove non è necessario possono evitarlo.
io mi immagino le persone giocanti il mio titolo che tengono sempre le mani sulle ginocchia, ma non appena c’è una parte d’azione spettacolare si alzano e cominciano a sventolare il pad in aria,
per poi tornare seduti e rilassati.
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